I campionari di tessuti
Un viaggio nella storia dell’industria. «Il campionario è la storia dell’industria e avere un archivio significa avere un passato che ritorna, un presente che si evolve e un futuro che non si sa come sarà, solo chi non capisce niente di tessile parla molto del futuro, magari senza aver mai visto un telaio. Diffidate dalle grandi dichiarazioni, sono di chi non hai mai visto un’azienda tessile. […] I campionari sono libri di valore da cui imparare».
Parole tratte da un’intervista (Campioni in stoffa. I campionari tra storia, tecnica e arte, a cura di G. Vachino, Biella, DocBi Centro Studi Biellesi, 2011), a Nino Cerruti, stilista e imprenditore tessile biellese, che, a differenza della inoppugnabile definizione lessicale di campionario, ovvero «raccolta ordinata di campioni di merci, ecc., per saggio o mostra» (Vocabolario Treccani.it – L’Enciclopedia Italiana, ad vocem), sanno illuminare la complessità progettuale, organizzativa e operativa che sottende un umile rettangolino di tessuto.
A un primo sguardo, il campionario di un fabbricante di stoffe si presenta grossomodo come un librone, popolato da ritagli di stoffa e indicazioni scritte su carta, che testimoniano l’offerta dei manufatti di una ditta ai suoi probabili clienti. Andando avanti nell’indagine, emerge manifestamente uno stretto connubio tra tecnica, …[leggi tutto]